La Russia in casa!


Dossena (BG), 25 dicembre 1996-4 gennaio 1997

San Giuliano Milanese, pomeriggio del giorno di Natale 1996. Il pranzo natalizio con i parenti si è appena concluso, si sistemano le ultime cose in valigia poiché come da tradizione siamo ormai al momento della partenza per le vacanze tra le montagne della Val Brembana. Destinazione Dossena, a 976 metri di quota sopra San Pellegrino Terme. Guardo fuori dalla finestra per un'ultima occhiata alla città, il cielo è coperto e pioviggina, la temperatura si aggira sui +8° dopo aver toccato i +10° di massima... sono giorni che va avanti così, l'inizio d'inverno non è certo entusiasmante per chi come me ama la neve e il freddo... ma le previsioni danno ormai per certo un cambio di rotta, una "sterzata" verso il vero inverno: allora ci si mette in macchina più sollevati!

Il viaggio si snoda sotto la pioviggine, tuttavia lungo la strada già si nota che qualcosa cambia... all'uscita autostradale di Dalmine il termometro dell'auto segna +5°. Cominciamo a salire e giunti a Dossena la temperatura è di +2°, ed anche qui continua la pioviggine, ma siamo al limite! Si scaricano i bagagli e la prima cosa da fare entrato in casa non è certo togliere la giacca a vento, o sistemare la roba... ma piazzare fuori dalla finestra del bagno il termometro, ovviamente!!! Sottolineo qui che si trattava di un termometro a mercurio non precisissimo e con una certa sottostima dei valori, per di più posto nel "buco" più freddo, sul retro, dove la casa si addossa alla montagna... ma per farsi un'idea di quello che succederà va comunque bene!!! In ogni caso i valori che riporto sono già "ripuliti" dalla sottostima di circa 3°...

In serata le precipitazioni smettono e il cielo si apre, la temperatura invece continua la sua discesa e raggiunge gli . Si va a dormire con in testa tanti sogni nevosi... La mattina del 26 la temperatura minima è già di -6°! La giornata trascorre con un po' di nubi che "spruzzano" nevischio (che lascia a terra niente più che un velo) ma anche con momenti soleggiati; nonostante il sole, la massima non sale oltre i -3° e già in serata tocca di nuovo i -6°; le previsioni parlano di altri 4/5 gradi da perdere nella notte, ci sembra impossibile, si sprecano i commenti ironici dei miei... ed invece ecco che la mattina dopo la minima è di -11°!!! Altra giornata variabile, con spruzzatina di nevischio e massima "siberiana" di -4°... ma è ancora nulla.

Il giorno 28 minima identica di -11°, il cielo si fa più scuro e la prima vera nevicata, seppur di breve durata, lascia a terra 2cm di manto. La temperatura massima non sale oltre l'incredibile valore di -8°, sembra di essere in Russia! Ormai il paesaggio non sgela più da giorni, andiamo a letto col riscaldamento a manetta, ci si chiede preoccupati fino a dove si scenderà... Non passa molto per appurarlo: la mattina del 29 si registra la temperatura più bassa dell'evento, è in assoluto la più bassa da me provata... -15°!!! Prima di allora, di certe temperature avevo sentito a volte parlare riguardo a luoghi lontani, o alle alte vette, e mi avevano sempre dato l'idea di "sì, un gran gelo, ma quando sei sottozero non cambia molto, tra un -10° e un -15° non c'è molta differenza"... ebbene, mi sono reso conto che certe cose vanno provate sulla pelle, e non in senso metaforico! Verso le 10 esco a fare una passeggiata, il cielo è serenissimo e decido di non mettere i guanti, "tanto tengo le mani in tasca". La temperatura esterna è di circa -14°, la neve caduta il giorno prima è ancora tutta lì, talmente secca che basta soffiare sull'erba per spazzarla via. Il vento è ancora teso. La passeggiata termina dopo un quarto d'ora, rientro a casa con la faccia bluastra e le mani che fanno un male cane, tanto che per recuperarle le devo tenere infilate mezz'ora tra le barre del termosifone... mai più senza guanti!!! Nonostante il sole splendente la massima fa registrare un fantascientifico -10°, in serata scende a -11°... e di lì non si muove più. Che succede? Esco sul balcone (stavolta coi guanti!!!) e vedo che il cielo si è rannuvolato... le previsioni sono piene di fiocchi... ormai ci siamo, siamo alle porte di un evento! Vado a letto ma chi dorme quella notte? Faccio una fatica enorme a prendere sonno.

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Cascatella ghiacciata Gelida Zambla con l'Arera Spolverata di 2cm il 28/12

La mattina dopo alle 8 sono già in piedi (incredibile per me in vacanza!) e corro al termometro... che non è sceso sotto i -11°, anzi già risale un po'... corro alla finestra... cielo poco nuvoloso! Sigh! Ma in effetti si parlava della tarda mattinata come momento d'inizio... aspetto e spero, ogni 10 minuti alla finestra, esco a fare un giro ma nulla, arriva l'ora di pranzo e ci si siede a tavola con la tenda tirata. Un boccone e uno sguardo a sinistra... un boccone e uno sguardo a sinistra...

Ed ecco che l'attesa viene premiata! Intorno alle 12:15 i primi, leggerissimi fiocchi di neve sfidano il gelo polare (temperatura intorno a -6°) e attaccano subito non appena toccano terra! Un velo di polvere bianca ricopre in fretta ogni cosa, e io mi affretto a spostare il vecchissimo albero di Natale di plastica nell'angolo più esposto del balcone, nella speranza che si copra di neve come l'anno precedente... Nel pomeriggio restare a casa è fuori discussione: ci si aggira per le vie del paese sferzate dal vento gelido e da turbini di neve composta da piccolissimi cristalli e aghi di ghiaccio, che si ammassa in un punto solo per venire soffiata subito via ed andare a fermarsi 20 metri più in là, le strade sono spazzate dallo scaccianeve, e come pinguini ci si rifugia in un bar in cerca di cioccolate calde... Ogni tanto l'inserviente del bar esce sul terrazzo a ripulire il pavimento con la scopa, sollevando nuvole di fiocchi bianchi che non bagnano minimamente il terreno. Continua a nevicare per il resto del giorno, in tarda serata mi avventuro a misurare lo spessore e rilevo 12 centimetri, ma è dura fare una media con questi accumuli irregolari!

Durante la notte la temperatura cala di nuovo a -10°, e la neve continua a scendere imperterrita... alle 7:30 del 31 dicembre siamo già alzati davanti alla porta-finestra del balcone, con la bocca aperta: lo scenario è da fiaba, tutto è bianco su ogni lato, il nostro vetusto abete natalizio è crollato su un fianco sotto il peso di 25 centimetri di neve! E la neve continua, continua, continua... solo nel primo pomeriggio ha una "pausa di riflessione", quando cade solo qualche sparuto fiocchetto mentre la temperatura tocca i -7° (ormai le punte record sono passate); ma è solo questione di mezz'ora, eccola ricominciare a cadere, abbondante, magnifica, maestosa, e alla mezzanotte, dopo il classico cenone, usciamo conciati come dei cosacchi per accendere le nostre fontanelle di Capodanno in mezzo a 40 centimetri di neve... inutile dire che gran parte di esse soccombe al soffio del Generale Inverno, ma chi ci bada, siamo tutti estasiati dallo spettacolo bianco!

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Giro mattutino nel bianco Eccomi... sulla strada! Chiesetta della Trinità Panorama dossenese Mia mamma e un'auto :-)

Finiti i bagordi si va a dormire (poco...) ed il mattino di Capodanno si poltrisce meno del solito, ci aspetta un panorama... nullo! Infatti siamo avvolti da nubi basse, la visibilità è quasi zero, la temperatura è risalita parecchio tanto che registro appena -3°... ma la neve continua a cadere, anzi raggiunge in questa mattinata la sua intensità massima, dal cielo scendono fiocchi di 3-4 centimetri di diametro in quantità industriale! E' il gran finale della nevicata, il tempo di tornare dalla Messa ed è agli sgoccioli. Naturalmente estraggo di tasca il fido righello per "saggiare" lo spessore del manto, purtroppo il maggior peso della neve caduta nelle ultime ore della nevicata ha compresso quella leggera precedente, ma misuro in ogni caso 50 centimetri buoni... prima di essere coinvolto in una micidiale battaglia a palle di neve per le viette del paese!!!

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Nevica sul paese La nostra auto sepolta Il mio saluto alla Dama! La famiglia va a Messa Mio papà si riposa :-)

Ormai il respiro freddo del Burian ci sta lasciando, prova ne sia la massima del giorno che torna a toccare gli dopo essere rimasta sottozero per quasi una settimana (!!!); esce anche un po' di sole, che ha il merito di illuminare un mondo fiabesco che emerge da una bufera fantastica. Che dire, in queste vacanze di Natale ci siamo saziati di neve in abbondanza... ma lei non si dà per vinta, ed ecco che il giorno dopo ci regala altri 12 centimetri che vanno a sovrapporsi a quelli già a terra, in una giornata di nubi basse e scure nella quale la temperatura resta inchiodata tra -2° e -1°, prima di cedere il campo alla pioggia, che il giorno 3 fa la sua prima comparsa non riuscendo tuttavia ad intaccare più di tanto il manto: è debole, e la temperatura non sale oltre i +3°, anzi cala già dal pomeriggio quando il cielo si apre. Si rifanno i bagagli, è tempo di tornare in città. Ma non ci fa male, dopo aver vissuto giorni che sembravano relegati alla memoria, al lontano 1985, o ancora più in là ai ricordi dei genitori e dei nonni... Si va a dormire felici, mentre fuori una stellata magnifica riporta la temperatura a 0°.

Una vacanza splendida, che si conclude in modo altrettanto splendido e inaspettato: il risveglio del giorno 4 coincide con gli ultimi, grandi fiocchi di una nevicata notturna del tutto inattesa, portata da un velocissimo nuvolone che ci lascia gli ultimi 8 centimetri (in totale sono 75 centimetri in 10 giorni!), come un saluto, mentre i raggi del sole emergono dalla corona rocciosa del Monte Alben facendosi largo su un mondo candido.


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