I magici ricami della galaverna


San Giuliano Milanese, 19 gennaio 2002

L'inverno 2001-2002 sarà ricordato negli annali meteorologici lombardi, oltre che per la spettacolare bufera di neve portata dal Burian il 13 dicembre e per la pesantissima siccità (55 giorni consecutivi senza pioggia!), per il lunghissimo periodo di freddo intenso che ha interessato le ultime due decadi di dicembre e le prime due di gennaio. Basti pensare, a questo proposito, che dal 9/12 al 20/1 a San Giuliano soltanto 6 giorni su 43 hanno fatto registrare una minima positiva; inoltre, le medie delle minime della seconda decade di dicembre (-2.2°C) e delle prime due di gennaio (rispettivamente -2.4°C e -1.9°C) sono state tra le più gelide dell'ultimo decennio, seconde solo alle prime due decadi di gennaio 1995 (-3.6°C e -2.5°C) ed alla seconda di febbraio 1994 (-3.4°C).

La punta minima del freddo a San Giuliano viene raggiunta proprio alla fine di questo periodo. Il 18 gennaio una fittissima nebbia grava sulla città per tutta la giornata, con una visibilità che solo nelle ore più "calde" raggiunge a stento i 300m, piombando in serata a soli 20-30m. La temperatura non supera i +2.6°C di massima, e dal primo pomeriggio è già di nuovo sotto lo zero; a mezzanotte si toccano i -3.3°C, ed il mattino dopo il termometro segna -5.0°C. Ed è proprio la nebbia, indiscussa protagonista di questa stagione fredda, l'artefice dello spettacolare paesaggio che si mostra ai sangiulianesi la mattina del 19. E che vale naturalmente un tour fotografico nei dintorni del paese! :-)

Ma il primo sguardo, naturalmente, si dà dalle finestre di casa... sono le 8 del mattino, e la nebbia si sta lentamente ritirando scoprendo una città congelata...

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Ricami bianchi verso NE... ...e verso SW

Il sole comincia a fare capolino dalla nebbia alta che si sta dissolvendo: si parte per il tour! E quale posto migliore per cominciare se non il Parco Nord di San Giuliano? Chissà che anche il laghetto non sia congelato ;-)

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Il vialetto d'ingresso Paesaggio nordico Un altro scorcio del parco

A questo punto è d'obbligo spostarsi nelle campagne che circondano la città. La prossima tappa è lo splendido borgo medievale di Viboldone, che ospita la famosissima abbazia fondata dagli Umiliati nel 1176 ed oggi divenuta convento di clausura. Eccola immortalata nel gelo, anche con una sorpresa: nel cortile interno resistono ancora (da ben 37 giorni!) tracce della bufera di neve di S. Lucia!

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L'abbazia di Viboldone La neve del 13/12!

Usciamo dall'area del convento e facciamo ora un giro per il borgo di Viboldone. Qui la galaverna comincia ad assumere una veste spettacolare: sembra sia nevicato! Poco fuori dall'abitato poi, all'inizio della strada che porta alla frazione di Civesio, il paesaggio è realmente fiabesco: gli alberi carichi di galaverna affiancano una stradina sterrata che conduce a una cascina: questa secondo me è la foto più bella del tour :-)

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Via Folli Che meraviglia :-)

Ora però si sta facendo tardi... bisogna rientrare a San Giuliano. Ecco però che anche tra le case si nota qualcosa che vale la pena immortalare: il canale Redefossi, ormai ridotto a un rigagnolo dalle opere di deviazione realizzate a monte, si mostra congelato! Non è davvero uno spettacolo comune!

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Il Redefossi

Il tour termina con un'appendice pomeridiana: attraversando San Donato ecco congelato anche il nuovissimo laghetto artificiale del parco della Pieve. Si può perdere l'occasione? Click! :-)

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Laghetto col palazzo BMW Sempre il laghetto gelato

E alla fine del tour... facciamo un salto indietro nel tempo, per vedere un altro spettacolare aspetto del gelo di quei giorni. Le tre foto che seguono sono state scattate venerdì 18 gennaio in Via Marcora a San Donato Milanese, e sono state gentilmente fornite da Stefano Carotti; immortalano il curiosissimo fenomeno della "neve da nebbia", vale a dire una nevicata prodotta dal congelamento della nebbia attorno a particelle sospese, che qui assume le vesti di un vero e proprio rovescio!

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La neve chimica! Si imbiancano i tetti Un vero rovescio!

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